AREA AVVOCATI E MAGISTRATI
Lo Studio Capozza è specializzato nelle attività giudiziarie amministrativo-contabili-lavoristiche di ausilio ai Magistrati e ai Legali
Il Consulente Tecnico d’Ufficio è da sempre una figura essenziale e decisiva nel procedimento giudiziario, si concretizza in tutte quelle attività di ausilio al giudice atte ad accertare, rilevare e analizzare fatti inerenti il caso specifico della controversia oggetto della lite per produrre, mediante un elaborato (la c.d. relazione peritale), motivazioni chiare, oggettive e, possibilmente, incontrovertibili, in risposta ai quesiti che il giudice affida.
L’attività di CTU viene espletata attraverso diverse fasi che in sostanza sono identificabili in:
Accesso preliminare al fascicolo
Ricevuta la notizia dell’incarico, viene chiesto l’accesso al fascicolo di causa al fine di poter eventualmente interloquire con il Magistrato o i legali al momento della formulazione dei quesiti o in sede di integrazione di quesiti già determinati e anche al fine della verifica di eventuali situazioni di incompatibilità che se dichiarate sin da subito permettono una pronta sostituzione a tutto beneficio dei tempi rapidi del processo
Udienza di conferimento dell’incarico
L’esame preventivo del fascicolo di causa consente la massima speditezza dell’udienza e la formulazione di eventuali richieste di acconto degli onorari, richieste di autorizzazione collaboratori e fissazione di termini per il deposito dell’elaborato finale già ben ponderate
Svolgimento della consulenza tecnica
Le operazioni peritali si svolgono sempre con l’ausilio di almeno un collaboratore, nel rispetto dei termini assegnati -salvo motivate e tempestive richieste di proroga- rispettando rigorosamente il principio del contraddittorio e fornendo già nel corso delle operazioni, ove possibile, risultati parziali dei propri accertamenti e delle proprie elaborazioni, favorendo la speditezza del processo e evitando quanto più possibile, le tante insidie "procedurali" legate allo svolgimento della CTU.
Deposito dell’elaborato finale
La relazione finale comprende una parte dedicata al riassunto dei fatti di causa attinenti con l’incarico contabile assegnato; la riposta ai quesiti corredata di descrizione metodologica con riferimento ai documenti esaminati ed alle elaborazioni svolte, normalmente prodotte in allegato e in forma tabellare; le conclusioni riportano, un quadro sintetico d’insieme con il riporto dei risultati numerici;
Come Consulente Tecnico di Parte si offre collaborazione agli studi legali nell’ambito di vertenze, già in corso o da intraprendere, per la cui risoluzione necessità un approfondimento di natura contabile e quindi una quantificazione monetaria.
Nomina nella fase che precede il giudizio
Spesso un legale ha necessità di fornire al proprio Cliente una valutazione di massima in merito agli esiti di un giudizio che si intende intraprendere; e questo sia visto dal lato attivo (cioè prima di procedere all'eventuale atto di citazione) che dal lato passivo (ad es. in sede di trattative transattive volte a scongiurare l'avvio di una azione giudiziaria di controparte); per una corretta valutazione molto spesso un parametro decisivo è proprio la determinazione del "quantum"
Peraltro è evidente che la massima cura anche da un punto di vista tecnico-contabile della fase preparatoria di una causa si rileva strategica per l'avvocato soprattutto in un'epoca nella quale la legislazione tende a favorire gli accordi preliminari (mediazione) o ad accelerare i procedimenti giudiziari (rito sommario nel processo civile). In tali casi un'ottima consulenza di parte preliminare può essere un vantaggio difficilmente colmabile dalla controparte.
Nomina nel corso di un giudizio già avviato ma precedente all'assegnazione dell'incarico al Ctu.
Ove il giudizio sia già in essere ma l’incarico ma l’incarico al CTU non sia ancora stato assegnato potrà essere utile concordare con il legale la strategia giusta per pervenire, sulla base dei documenti in atti al miglior quesito da assegnare al ctu nominando; valutare se convenga o meno insistere per l'attribuzione in sede di conferimento d'incarico al Ctu di poteri particolari di indagine e di acquisizione di documentazioni o quant'altro
Nomina successiva all'assegnazione dell'incarico al Ctu
Nell’ipotesi, abbastanza frequente, che il CTP venga incaricato solo dopo l’assegnazione dell’incarico al Consulente Tecnico d’Ufficio verrà richiesta la consegna di copie salienti delle documentazioni relative alla consulenza tecnica contabile disposta e si contatterà il Ctu in vista della riunione di inizio delle operazioni peritali
Di fatto la consulenza tecnica di parte potrà svolgersi come supporto, pungolo all'attività del Ctu con note endo-peritali e una nota critica finale ove l'elaborato finale del Ctu, direttamente depositato, ovvero trasmesso in bozza ai sensi del novellato art. 195 3° comma Cpc, non sia pienamente soddisfacente, ovvero potrà procedere in parallelo rispetto all'attività del consulente di ufficio con la predisposizione di una relazione di parte finale alternativa; molto spesso si opta per soluzioni intermedie e sempre comunque con una relazione finale al legale ed al cliente in merito all'attività svolta.
Nomina successiva all'incarico espletato dal Ctu
Anche dopo il deposito della relazione finale del Ctu, purchè nei termini assegnati dal magistrato, è possibile redigere note critiche al lavoro del Ctu e se ne esistono i fondamenti insistere con energia perchè sia chiamato a chiarimenti e ad integrazioni del suo elaborato.